Proseguono interventi di messa in sicurezza delle alberature

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Il Comune prosegue gli interventi stabiliti di taglio, sostituzione e messa in sicurezza degli alberi.

A seguito dell’incidente verificatosi lunedì 11 gennaio, che ha visto la caduta di un albero in viale Mazzini l’Amministrazione fa il punto sulla messa in sicurezza delle alberature nel territorio comunale.

Partendo proprio da viale Mazzini nell’ambito degli interventi di messa in sicurezza svoltisi ieri, si è deciso di procedere subito al taglio dell’altro pino presente nel viale, questo ha permesso di mettere definitivamente in sicurezza la zona.

Intanto è stato allestito il cantiere in via Fabbroni dove si procederà all’intervento, già programmato, di taglio di circa 50 pini. A seguito di questo, in primavera la Città Metropolitana si è impegnata a rifare il manto stradale e ad installare un guard rail in via Fabbroni, mentre il Comune provvederà successivamente a piantare nuovi alberi su un lato della via.

Sempre su questo fronte il Comune ha sottoscritto con la Città Metropolitana una convenzione, che sarà ratificata nel prossimo Consiglio Comunale, per la manutenzione delle alberature lungo la strada provinciale 556 a Contea e all’interno del Parco dell’Albereta, anche in questo caso saranno tagliati gli alberi considerati pericolosi e ne saranno ripiantati di nuovi. Sempre nei prossimi mesi verranno messe in sicurezza anche altre zone del comune dove, anche in questo caso, saranno rimosse le alberature considerate pericolose.

“Abbiamo iniziato lo scorso anno con la messa in sicurezza di alcune zone del paese, come Viale don Bosco, Via Fabbri e un tratto della Provinciale 556 – spiegano il Sindaco di Dicomano Stefano Passiatore e l’Assessore all’Ambiente Tommaso Capretti. - Adesso continuiamo nell’impegno di mettere in sicurezza dalle alberature pericolose i luoghi più frequentati del Comune. La sicurezza delle persone passa avanti a tutto ed i pini, purtroppo, sono delle essenze arboree che poco si addicono ai nostri climi. Sono interventi molto onerosi – concludono - e, in molti casi, verranno sostituiti con alberi più adatti al nostro contesto, cercando di coniugare il valore paesaggistico delle piante con la sicurezza per i cittadini”.