“Un pasto giusto” positiva l'esperienza della redistribuzione del cibo avanzato della mensa scolastica

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Il progetto riprenderà a settembre, grazie al prezioso aiuto delle associazioni di volontariato

Recuperare il cibo della mensa scolastica non consumato dai ragazzi e donarlo alle famiglie in difficoltà. Ha dato ottimi risultati la fase sperimentale del progetto “un pasto giusto” iniziato nel mese di aprile e terminato alla fine dell’anno scolastico. Un’idea a “costo zero”, totalmente in linea con il tema centrale dell’EXPO 2015 “nutrire il pianeta”. In questi due mesi tutto il cibo che avanzava alla mensa (quello dei vassoi, non quello nei piatti) è stato portato nell’area ex macelli e qui le associazioni di volontariato (Auser, MCL, Misericordia, Sul Sentiero, Parrocchie, Comitato del Carnevale) hanno provveduto a distribuirlo a chi ne aveva necessità.
Ed i numeri di chi ha usufruito dell’aiuto, parlano da soli: in media le persone che ogni giorno hanno richiesto il pasto sono state 17, nei due mesi di sperimentazione sono stati consegnati 386 primi, 323 secondi e 414 fra contorni, frutta oltre al pane. Parlando della provenienza delle persone che hanno usufruito del servizio prevalentemente si è trattato di famiglie extracomunitarie, ma non sono mancati anche gli italiani per lo più donne giovani, quasi tutti comunque in stato di disoccupazione. Tutti coloro che hanno richiesto il pasto non sono stati registrati in nessun modo e per accedervi non c’è stato bisogno di nessuna procedura particolare.
Visti questi dati il comune è già pronto a ripartire dal mese di settembre, l’idea per il prossimo anno scolastico sarà anche quella di coinvolgere i bambini sensibilizzandoli fin da piccoli al risparmio ed al rispetto del cibo.
“Abbiamo onorato la riflessione sul cibo che nasce dall’EXPO nel migliore dei modi- spiega il Sindaco del Comune di Dicomano Stefano Passiatore-. L’avvio è stato sperimentale, ma il progetto ha dato dei buoni risultati. Tutto questo è stato reso possibile grazie al personale del Comune, della Scuola ma soprattutto grazie alle Associazioni di Dicomano che hanno deciso, ogni giorno, di darci una mano a distribuire il cibo recuperato. Siamo convinti che questa sia la strada giusta: quella di lavorare per costruire una comunità attenta e solidale”.

DICOMANO 6 LUGLIO 2015

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