Fiera di ottobre

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DA DOMANI LA FIERA DI OTTOBRE A DICOMANO

Tante iniziative con due protagonisti assoluti: uva e marroni
 

Una fiera dedicata all’autunno ed ai suoi gustosi prodotti. Prende il via domani a Dicomano, nel rispetto della tradizione, “la Fiera di ottobre” che proseguirà, anche sabato 4 e domenica 5. Domani ci sarà la classica “Fiera delle merci” oltre a questo saranno tanti gli appuntamenti che rientrano nell’iniziativa, dedicata, come di consuetudine, ad uva, marroni ed altre tipicità con il convolgimento di molti produttori locali. Da non perdere i mercatini artigiani gli antichi mestieri, i prodotti tipici, marroni, mandorle, noci e molti stand enogastronomici. La fiera si snoda a partire da Piazza Trieste dove è allestito un angolo dedicato ai bambini, prosegue in Piazza della Repubblica con il mercatino del piccolo antiquariato e l’oggettistica, ancora in Piazza Matteotti ci sarà un corner per i più golosi e poi da via Dante Alighieri a Piazza Buonamici prenderà il via un percorso alimentare-gastronomico.

Sabato 4 ottobre alle ore 11,30, nella Sala espositiva del Palazzo Comunale, sarà inaugurata la mostra fotografica Pacha Mama di Elisa Vito ed l’esposizione di opere in legno di Claudio Fantechi.
Sempre sabato nel pomeriggio, alle 16 nella Sala del Consiglio Comunale, Cerimonia di rinnovo del patto di gemellaggio con la città tedesca di Gross Umstadt.
Per concludere domenica 5 ottobre è previsto il percorso enogastronomico che consentirà di degustare le migliori specialità tipiche del territorio oltre al vino e marroni. A seguire la sfilata dei cortei storici di Dicomano, Rufina, Pontassieve e San Godenzo, l’esibizione della Band “Fiati Sprecati” e l’immancabile gradita presenza del carro dell’uva.

“Quest’anno abbiamo voluto valorizzare in particolare i prodotti eno-gastronomico del nostro territorio, mantenendo i capi saldi della nostra tradizione: marroni, uva, e molto altro - commenta l’Assessore allo sviluppo economico Donatella Turchi –. Ma soprattutto abbiamo voluto creare una “Fiera diffusa” perché davvero tutto il paese, e non solo, fosse in festa.”